Brancaccio, una realtà centenaria dell’abbigliamento salernitano, e la Cooperativa Sociale Gea si uniscono per condividere un percorso comune sulle tematiche sociali.
L’unione si è concretizzata nel mettere insieme la storia di due differenti realtà ma con percorsi comuni: la tenacia, l’intraprendenza, il supporto tra generazioni e il lavoro per la comunità.
Dopo la pubblicazione del libro “Io sono un Titano” autore Giuliana Saccà con illustrazioni di Bruna Pallante e progetto grafico motive.ink, si passa alla presentazione dello stesso.
Le vetrine del negozio, con sede in Piazza Flavio Gioia, sono allestite con immagini grafiche rappresentanti i titani, divinità primordiali della mitologia greca, generati da Urano (Cielo) e Gea (Terra). Protagonisti del libro “Io sono un Titano”, le figure mitologiche, forze primordiali del cosmo, sinonimo di energia creatrice, raccontano simbolicamente
la storia trentennale della cooperativa Gea. In egual modo titani e titanidi, rappresentano metaforicamente con la loro magnificenza
la maestria, il lavoro certosino nella ricerca della qualità e la forza innovatrice del brand “Brancaccio”.
Brancaccio e Gea, pur operando in settori molto differenti, sono
due realtà molto simili, perché orientate da comuni forze ispiratrici.
Se da un lato, Brancaccio rappresenta appieno l’imprenditoria intergenerazionale con una forte tradizione ed uno stretto legame con la città. Dall’altro, Gea ci presenta lo stesso esempio ma dal punto di vista di una comunità, una cooperativa opera infatti in maniera tale da generare un forte rapporto tra i suoi soci, e la continuità, così come per Brancaccio, non può che essere garantita da fiducia e solidarietà reciproca tra tutte le persone che ne fanno parte. “Io sono un Titano” parla proprio delle storie di queste persone, delle persone normali che unendosi sono state in grado di generare una società cooperativa che ha superato i trent’anni di attività.