La pandemia ha prodotto un’accelerazione dei processi di digitalizzazione in tutti i settori e in particolare nel settore sociosanitario. Il lascito della pandemia COVID 19 sulle popolazioni e sulla sanità Italiana ha messo in luce fenomeni latenti che palesano la necessità impellente di una revisione del modello di erogazione di alcuni servizi sanitari e socioassistenziali, tra cui spiccano per importanza quelli relativi alle cronicità e fragilità, laddove la trasformazione digitale è funzionale a supportare una profonda revisione dei servizi verso una prossimità spaziale e temporale ai bisogni dei cittadini sulla base di una maggiore efficacia e flessibilità.
Il progetto sperimentale Next Generation Health ha delineato un nuovo modello in grado di dare risposte alla gestione di alcune patologie rilevanti e cronicità in un ambito domiciliare e di valorizzare le strutture socio assistenziali, attraverso il miglioramento del monitoraggio clinico dei pazienti al fine di poterli curare meglio ed eventualmente di intervenire tempestivamente nell’acutizzarsi di patologie sottoposte a controllo in tempo reale.
Pertanto, lo sviluppo di una soluzione tesa ad estendere l’assistenza delle cronicità e delle fragilità sino al domicilio del paziente e/o in strutture residenziali ha registrato il contributo di numerose professionalità sia nella fase di validazione scientifica della proposta che in quello dell’attuazione.
Oltre al contributo clinico ed assistenziale, che ha rappresentato ovviamente il “core” dell’iniziativa, per la valutazione sperimentale è stata significativa l’integrazione con competenze tecniche/informatiche (sviluppatori, architetti e data scientist) oltre che esperti di organizzazione, di processi sanitari ed amministrativi.
In questo quadro, un’attenzione particolare è stata riservata all’ergonomia di tali applicazioni e quindi all’utilizzo della tecnologia in modo che questo approccio non ha rappresentato una ulteriore incombenza ma un’innovazione di processo capace di generare dei vantaggi concreti in termini di ottimizzazione dei tempi e di miglioramento generale nell’erogazione del servizio.
Il progetto, attuato dalle Cooperative Campane “GEA” e “Samnium medica” ha consentito di verificare un maggiore benessere degli utenti coinvolti ed un miglioramento delle performance del sistema socio-sanitario, in linea con le esigenze reali espresse dai pazienti e/o dai loro caregiver.
Sulla scorta dei risultati e delle riflessioni di seguito riportate il progetto pilota ha di fatto gettato le basi per una realizzabilità dello stesso in un più ampio contesto territoriale.