Risposte delle regioni del Sud,Winter School di Motore Sanità
Quale futuro per il Servizio sanitario nazionale, le proposte e i progetti delle Regioni del Sud.
Fari puntati sul governo della Salute e le cure di prossimità, sul nodo del personale che manca e delle risorse insufficienti con un focus sulle opportunità e urgenze dei dirigenti, medici, infermieri e altro personale sanitario.
Ossia i camici bianchi necessari per la sostenibilità delle cure nelle regioni del Mezzogiorno con lo sguardo rivolto alla ricerca e all’ìnnovazione per la sostenibilità della Sanità pubblica e accreditata di Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria eSicilia.
Sono questi i temi della Winter School “La risposta del Sud” proposti da Motore Sanità in programma domani e il 15 marzo all’Hotel Santa Lucia a Napoli. “Due giorni di lavori in plenaria e sessioni satelliti – avverte Claudio Zanon direttore scientifico di Motore Sanità – in cui abbiamo messo attorno al tavolo i direttori generali delle regioni del Mezzogiorno con amministratori, assessori, esponenti della Sanità pubblica, i clinici più autorevoli e le Associazioni dei pazienti, per configurare un luogo e uno spazio momento di ascolto e proposta di un Sud che ce la fa senza assistenzialismi a proporre una Sanità di eccellenza guardando ai nuovi paradigmi della governance proposti dall’innovazione, dall’uso delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale. Un filo conduttore tessuto lungo tutto lo Stivale che unisce la Winter School di Cernobbio al World Health Forum a questo appuntamento di Napoli.
Un vero e proprio viaggio dunque quello che si apre domani a Napoli nella Sanità delle regioni del Sud promosso in media partnership con Mondosanità, Eurocomunicazione e Askanews e con il contributo incondizionato di Mundipharma, Boehringer Ingelheim, Chiesi global rare diseases, Johnson & Johnson, Daiichi-Sankyo, Abbott, Amicus TherapeuticseIncyte.
Fari puntati sui primati e le eccellenze: “La Campania è ad esempio l’unica regione d’Italia ad utilizzare per intero il fondo nazionale Aifa per le cure innovative, circa 80 milioni derivati dal riparto di 1 miliardo di euro incrementato di 100 milioni ogni anno” sottolinea l’assessore campano al Bilancio Ettore Cinque. Meccanismo che però sconta dopo un triennio, l’accollo di tutti i costi dell’innovazione ai bilanci delle regioni come racconteranno il direttore del dipartimento Salute di Palazzo Santa Lucia Antonio Postiglione e Ugo Trama a capo del settore farmaceutico Sempre la Campania è seconda, dopo la Lombardia, per percentuale di utilizzo dei farmaci biologici nelle malattie rare e in oncologia, ed è quinta in Italia per performance delle cure oncologiche (dati Agenas) tanto da avere per la prima volta da 20 anni invertito la rotta della migrazione sanitaria in questo settore delle cure delle malattie rare e dell’alta complessità. E’ ancora la Campania ad aver siglato di recente un accordo con Farmindustria per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’export che nel 2023, insieme all’automotive, ha segnato un vero e proprio record che sostiene l’economia. Innovazione dunque come strumento per disegnare il futuro in radioterapia su cui interverrà Paolo Muto, primario del Pascale, nella diagnostica con la relazione di Mario Muto, responsabile della Neuroradiologia interventistica del Cardarelli. E poi l’Innovazione organizzativa (Domenico Lagravinese, Asl Bari), in Medicina di Laboratorio (Luigi Atripaldi, già Direttore Biochimica Clinica Monaldi), e nel management sanitario con Maria Triassi. E ancora gli scenari del futuro della Chirurgia disegnati da Francesco Corcione, dell’Oncologia con Vincenzo Adamo, coordinatore rete oncologica siciliana e Attilio Bianchi direttore della Roc e del Pascale e con Roberto Bordonaro da Catania. Innovazione terapeutica anche di cui parlerà il direttore scientifico del Pascale Alfredo Budillon, nel monitoraggio delle patologie croniche (Salvatore Corrao, Palermo), nel monitoraggio nel diabete (Vincenzo Guardasole, Federico II di Napoli, il ruolo del farmacista nel nuovo assetto Ssn con Vincenzo Santagada. Epoi una carrellata sui nodi delle professioni con tutti i presidenti degli Ordini da Teresa Rea (infermnieri) a Franco Ascolese (18 professioni). E ancora le malattie rare con il responsabile della rete regionale campana Giuseppe Limongelli con un focus sulle terapie geniche con Francesca Simonelli, direttore della clinica Oculistica della Vanvitelli, prima al mondo per il trattamento delle distrofie retiniche che portano a cecità. E ancora le relazioni di Vincenzo Nigro, ordinario di Genetica Medica della Vanvitelli, Roberta Russo, della Federico II, Specialista del Ceinge. Fari puntati infine anche sulle esperienze di alcune start-up come quella creata a Marcianise nel campo della Nutraceutica da Ettore Novellino Chimico farmaceutico già ordinario della Federico II e direttore del dipartimento di Farmacia con alcuni giovani ricercatori campani e un progetto pilota unico in Italia per la telemedicina nelle aree rurali messo in piedi nelle province di Benevento, Avellino e Salerno che sarà illustrato da Crescenzo Simone, medico di Medicina generale -Start up Gea Samnium e Claudio Romano, presidente Cooperativa Gea – Start up Gea Samnium per la gestione di alcune patologie croniche rilevanti in ambito domiciliare per anziani e fragili “in grado di valorizzare le strutture socio assistenziali attraverso il miglioramento del monitoraggio clinico dei pazienti al fine di poterli curare meglio ed eventualmente intervenire tempestivamente a casa del paziente nell’acutizzarsi di patologie sottoposte a controllo remoto in tempo reale”.
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